Mi avete chiesto di scrivere delle damigelle. Devo dire che la richiesta non mi ha stupito, seppure quella della damigella sia una figura molto familiare. Capita spesso però in questi casi che proprio a causa della popolarità dell’argomento le informazioni che si hanno risultano essere confuse, contraddittorie e rischiose ai fini della buona riuscita dell’evento. Che siate una coppia in cerca di informazioni o damigelle prescelte sappiate che, nelle righe che seguiranno, vi darò tutte le delucidazioni utili sul tema e spero anche qualche dettaglio che non vi aspettavate.
Per farvi comprendere l’importanza e la centralità delle damigelle, non posso non partire dalla loro affascinante e magica origine. State per caso pensando che si tratti di un’importazione americana? Non è questo il caso, perché molto meno recente. Bisogna invece andare indietro di qualche millennio sino a giungere alla maestosa epoca egiziana: piramidi, sfingi, faraoni e damigelle. Lo avreste mai detto? È lì che sono state attestate le loro prime tracce. Erano donne preposte alla protezione della futura sposa da attacchi che potevano essere sferrati, secondo le credenze del tempo, da spiriti maligni ostili al suo matrimonio. Indossando abiti e monili simili a quelli della sposa avrebbero disorientato gli spiriti malvagi intenzionati a colpirla. Insomma, una bella responsabilità.
Ruolo analogo ricopriranno secoli dopo le damigelle cinesi di epoca feudale (897 a.C.) e quelle vissute al tempo dell’Impero romano. Nel frattempo però lo scarto temporale le aveva alleggerite dalla loro funzione magica in favore di una vera e propria protezione fisica della sposa da aggressioni provenienti da ex pretendenti o banditi. Eroine direi.
È con l’avvento dell’età vittoriana (1837-1901) in Inghilterra che le damigelle acquisiscono un’immagine moderna. Come spesso accade in questi casi – ricordate che successe lo stesso per le bomboniere? – sarà un matrimonio celebre a ridefinire le coordinate di questa figura. È il caso del matrimonio della regina Vittoria con il principe Alberto: dodici damigelle accompagneranno la regina indossando sontuosi abiti bianchi.
Da allora, la figura della damigella abbandonò definitivamente ogni funzione apotropaica ricoprendo invece un ruolo più simile a quello di assistente della sposa.
Come avete appena potuto constatare sono trascorsi millenni dalla loro prima comparsa, e chiaramente da allora molto è cambiato. Rimane comunque l’eco della loro essenza in quanto continuano, seppur in termini differenti, a proteggere la futura sposa: magari non dagli spiriti malvagi, ma quasi sicuramente dall’ ansia o da un velo importante.
Lo so, vi state chiedendo: “Ok, ma quindi che criteri devo seguire per scegliere bene le mie damigelle?” oppure “Mi hanno scelta come damigella, cosa devo fare?” Di seguito vi spiego tutto.
Innanzitutto dovete sapere che in Italia la tradizione ha sempre previsto damigelle bambine, e forse in questo senso i vostri ricordi vi aiuteranno. È negli ultimi anni che ha preso piede la tendenza angloamericana di avere al proprio matrimonio damigelle adulte, lasciando invece alle bambine il ruolo di flower girl, ovverosia coloro che cospargeranno di petali il tragitto che farà la coppia andando verso l’altare.
Chiaramente ci sono coppie che continuano a preferire la damigella bambina, che in quel caso sarà sempre affiancata da un paggetto.
E allora come scegliere le damigelle?
Il mio consiglio, esattamente come per i/le testimoni (che vi ricordo, non sono la stessa cosa!), è di pensare a persone che siano prima di tutto affidabili ed empatiche. È facile che possiate ritrovare dunque le perfette damigelle scegliendo tra le vostre migliori amiche, ma non è escluso che possa essere vostra sorella o qualsiasi altra parente.
Inoltre, un tempo le damigelle dovevano essere nubili perché secondo la tradizione avrebbero trovato marito proprio in quell’occasione. Che dite, possiamo dichiarare superata anche questa?
Quante dovranno essere?
Non esiste un numero preciso. Può essere una e a quel punto sarà anche la vostra damigella d’onore, ma possono anche essere di più. Il mio consiglio è quello di non esagerare, e comunque di non superare le otto damigelle, a meno che non apparteniate alla famiglia reale. Nel caso di più damigelle potreste anche nominare tra loro una damigella d’onore, la quale avrà un ruolo di responsabilità e prestigio maggiore rispetto alle altre.
Cosa dovranno fare?
Organizzeranno l’addio al nubilato della sposa, perciò è bene che la conoscano a fondo, altrimenti il rischio è di ritrovarsi ad una festa non esattamente nelle sue corde. Inoltre:
- la consiglieranno nella fase delicatissima della scelta dell’abito;
- il giorno del matrimonio saranno al suo fianco per sorreggerle il velo;
- per vigilare affinché tutto proceda come programmato;
- affiancheranno all’occorrenza il wedding planner sia nella fase preliminare l’organizzazione, ma anche il giorno delle nozze;
- si prenderanno cura delle persone invitate e sostituiranno la sposa quando sarà impegnata altrove, garantendo un’atmosfera piacevole anche in caso di piccoli imprevisti;
- ultima ma non meno importante: dovranno gestire il controllo dei social chiedendo agli ospiti di non pubblicare foto o video in cui la coppia non è propriamente venuta bene.
L’abito delle damigelle dovrà seguire lo stile dell’abito della sposa. Sarebbe opportuno che fosse realizzato con lo stesso tipo di tessuto e nella stessa nuance (ad eccezione del caso in cui la sposa sia vestita di bianco puro, in tal caso andranno bene sfumature avorio, ghiaccio, eccetera). Dovrà essere sobrio, perché ricordatevi: la protagonista dovrà rimanere la sposa; quindi niente scollature audaci, dettagli appariscenti, modelli fasciati, mini dress. Quando sarà il momento di scegliere il modello, il mio consiglio è di tenere conto della fisicità di ogni singola damigella e di valorizzarla in modo da mettere a proprio agio ciascuna di loro. È possibile impreziosire l’abito con un piccolo bouquet di fiori, che in genere viene donato dalla sposa in segno di ringraziamento per aver accettato.
Esiste un’altra domanda a proposito dell’abito delle damigelle: chi lo paga? Le opzioni possono essere due:
- Se a sceglierlo è la sposa sarà lei a farsi carico del conto;
- Se lo scelgono le damigelle, magari seguendo le indicazioni della sposa riguardo allo stile e al colore, saranno loro a sostenere la spesa.
Infine, vi ricordo che il giorno delle nozze sarà lungo, dunque non trascurate la comodità dell’abito che indosserete.
Pensando alle damigelle si ha l’abitudine di ricollegarle automaticamente al matrimonio con rito esclusivamente cattolico. Permettetemi di dire che non c’è nulla di più fuorviante. Quindi se desiderate sposarvi con rito civile o seguendo qualsiasi altra forma non esitate a scegliere le vostre damigelle, perché aggiungeranno atmosfera e romanticismo ad una giornata di per sé unica!
E voi, come immaginate le vostre damigelle?
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All you wanted to know about bridesmaids
You asked me to write about bridesmaids.
I have to say I was not surprised by the request, although the role of the bridesmaid is a very familiar one.
It’s often the case, anyway, that due to the large popularity of the subject matter, the informations one can get are often confused, ambivalent and therefore quite risky in getting the event well executed.
If you’re either a couple looking for clues or chosen bridesmaids, be aware that in the following text I will give you all the necessary clarifications on the topic, and hopefully some detail you didn’t expect.
To let you know bridesmaids’ importance and pivotal role, I must start from their magical and fascinating origin.
Are you assuming they’re an american import? That’s not the case, because they’re far less recent.
We need to go some thousand years back to the majestic Egyptian Age: Pyramids, Sphynxes, Pharaohs – and bridesmaids. Who’d ever thought? Their first recorded traces are there. They were women in charge of protecting the future bride from attacks that could come, according to their beliefs, from evil spirits hostile to the wedding. By wearing clothes and jewelry similar to the bride’s ones, they could bewilder the evil forces who could hurt her. Pretty much of a responsibility, in short.
A similar role will be taken centuries later by Chinese damsels in the Feudal Age (897 b.C.) and those who lived during the Roman Empire. Meanwhile, though, the time passing had relieved them from their magical role, in favour of an actual physical protection, this time from assaults of earlier suitors or bandits. Heroines, one would say.
It’s with the arrival of the Victorian Age (1837-1901) in England that bridesmaids acquire a modern image. As it often happens – you remember the same happened with wedding favours? – it was a renowned wedding to redefine the coordinates of this role. It’s the case of Queen Victoria and Prince Albert’s wedding: twelve bridesmaids accompained the Queen, wearing sumptuous white dresses.
From then on, the role of the bridesmaid abandoned every apotropaic function, instead taking charge of one more similar to a bride’s assistant.
As you may have just noted, thousand years have passed since their first appearance, and clearly since then many things have changed.
Echoes of their essence remain though, for they keep protecting – even on different terms – the soon-to-be bride: maybe not from dark spirits, but almost surely from anxiety or a bulky veil.
I know you’re wondering: “Ok, so what criteria must I follow to choose my bridesmaids properly?” or “I’ve been chosen to be a bridesmaid, what should I do?”
I’m going to explain right now.
First of all, you must know that in Italy, tradition has always seen child bridesmaids, and maybe in this case your memories will help. It’s only in recent years that adult bridesmaids from Anglo-American traditions gained space, instead leaving baby girls the role of flower girls, or the ones who spread flower petals over the couple’s path to the altar.
Clearly, there will be couples who still prefer a child damsel which, in this case, will always be paired with a page boy.
So, how to choose your bridesmaids?
My advice, as per witnesses (a reminder: they’re not the same thing!), is to think about people who above all are reliable and empathetic. It’s easier for you to find the perfect bridesmaids by picking up from your best friends, but we cannot exclude she could be your sister, or any other relative.
In addition to this, in the past, bridesmaids had to be unmarried, because again according tradition, they would have found their mate right in that occurrence. What do you say, can we label this as outdated as well?
How many will they have to be?
There is no precise number. She can be one, so that she will be your maid of honor as well, but they can be more. My advice is to not overdo, or in any case not to exceed eight bridesmaids, unless you are part of the Royal Family.
In case of more bridesmaids, you could also appoint one of them as maid of honor, which will hold a role of higher prestige and responsibility than the others.
What will they do?
The will plan the bride’s bachelorette party, so they better know her very well, or the risk is to have a party that will not be exactly in her wheelhouse.
Other than that they:
* will advise her during the delicate phase of the dress’ choice;
* will be on her side on the wedding day, to hold her veil;
* will supervise in order for everything to proceed as planned;
* will possibly support the wedding planner on both the preliminary stages and the wedding day;
* will take care of the guests, and will substitute the bride when she will be busy elsewhere, granting a pleasant mood even in case of some unforeseen occurrence;
* Last but not least: they will have to manage the “social” control, asking guest not to post pictures or videos where the couple is not exactly well portraited.
The bridesmaids’ dress will have to follow the style of the bride’s one. It would be appropriated for it to be made in the same fabric and nuance (except in case the bride is dressed in pure white, then shades like ivory, ice, etc. will do.)
It will have to be somber, because remember: the bride is the protagonist; so nothing like audacious necklines, no flamboyant details, tight models, mini-dresses.
At the moment of choosing the model, my advice is to consider every single bridesmaid’s physicality, and to enchance it so that every one of them will be confident. It’s possible to embellish the dress with a small bouquet, generally given by the bride as a sign of gratitude for having accepted the role.
There’s another question regarding the bridesmaids’ dress: who pays for it? There can be two options:
* If it’s chosen by the bride, she will be in charge of the payment;
* If it’s chosen by the bridesmaid, possibly following the bride’s directions about style and colour, she will pay for it.
I remind you that the wedding day will be a long one, so don’t underestimate the comfort of the dress you are going to wear.
Thinking about bridesmaids, one tends to connect them to the Catholic rite by default. Let me just say there’s nothing more misleading. So, if you’re planning to wed with a civil rite, or following any other way, don’t hesitate in choosing your maids, because they will add atmosphere and romanticism to a day already special in its own terms!
See you next time.
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Traduzione a cura di Mauro Mariotti